giovedì 22 dicembre 2011

un po' di informazioni:


L’agricoltura è alla base dello sviluppo rurale e sociale ed  è il principale motore di crescita economica per la maggior parte della popolazione Senegalese. Il basso reddito dei lavoratori nelle zone rurali (in particolare donne e giovani) e la persistente insicurezza alimentare hanno reso difficoltoso lo sviluppo sociale del Senegal nel corso degli ultimi anni.
Di fronte a questa situazione l’attuale Capo di Stato Senegalese ha preso importanti provvedimenti verso il settore primario (agricoltura, pesca, allevamento e foreste) per conferirgli il ruolo di motore dello sviluppo economico e sociale dell’intero paese. Questo è molto importante per lo sviluppo sociale perché alla base di una nazione forte e dinamica deve esserci la sussistenza alimentare è l’indipendenza dalle importazioni di alimenti di base.

L’agricoltura in Senegal rappresenta l’attività principale per il 30% della popolazione ed è per questo che costituisce il settore prioritario per la creazione di ricchezze e il sostegno della crescita economica sia nelle zone rurali che peri-urbane.
Malgrado la sua posizione di pilastro dell’economia nazionale, l’attività agricola si confronta con i seguenti problemi:
-         - regime pluviometrico con una piovosità di poco superiore ai 500 mm (durata precipitazioni 4 mesi da giugno a settembre per un massimo di 35 giorni).
-         -  Scarsa produttività dei sistemi di produzione se gestiti come agricoltura rurale o di sussistenza
-          - Vetustà e insufficienza tecnica delle attrezzature agricole
-          - Scarsa qualità dei semi per dare avvio alle coltivazioni
-          - Forte dipendenza delle importazione di cereali (riso, grano, ecc)
-          - Assenza di finanziamenti specifici nel settore

domenica 18 dicembre 2011

tutto vero: REPORT domenica 18 Dicembre 2011 RAI TRE

cosa lega la direttiva europea sui biocarburanti con la morte di tre pastori nel nord del Senegal? In un viaggio che va dagli uffici di Washington della Banca Mondiale fino a una rivolta contadina nel cuore dell'Africa Occidentale, la puntata di domenica 18 dicembre cerca di percorrere i fili intrecciati di finanza, politica e modelli di sviluppo economico che stanno muovendo una corsa globale all'accaparramento di terra. Il termine inglese è land grabbing e i principali “accaparratori” sono europei, cinesi, indiani, americani. Il terreno di conquista più propizio è l'Africa dove governi compiacenti aprono le porte a investitori intenzionati a fare profitto nel più breve tempo possibile. Poco importa se milioni di contadini verranno espropriati delle loro terre come lo furono gli indiani d'America ai tempi del conquista del West. Per la Banca Mondiale, così come per molti investitori, si tratta del prezzo da pagare per ottenere il tanto agognato sviluppo. Ma per altri autorevoli osservatori questo è soltanto il preludio di una nuova strategia di conquista della risorsa più preziosa: l'acqua.


http://www.report.rai.it/dl/Report/Page-8200206a-0877-46c1-ab57-c774db2c6d38.html

venerdì 16 dicembre 2011

convegno Immigrazione in Veneto

Mestre, 14-15 Ottobre 2011  Immigrazione in Veneto, migranti e attori locali: incontri, idee e risorse per il co-sviluppo"
L'incontro è stato organizzato dalla Regione del Veneto Unità di progetto Flussi Migratori e coordinato da Veneto Lavoro nell'ambito Programma di iniziative e di interventi in materia di immigrazione della Regione del Veneto. Il seminario e lo spazio espositivo dedicato alla Associazioni è stata un' occasione di incontro tra potenziali imprenditori di ritorno, associazioni della diaspora, settore del credito ed impresa veneta e di dialogo fra le istituzioni e altri attori a livello nazionale ed Europeo sulle tematiche di sviluppo.



Un caro ringraziamento agli organizzatori che mi hanno permesso di esporre ad una platea competente il progetto di Lamine Thiore.

giovedì 15 dicembre 2011

coltivazione zucche - si comincia!!!

YESSSSS!!!!!!! il progetto zucche comincia!!!
Zucca Moscata di Provenza! 

Grazie al Dr. Cavallaro il progetto zucche comincia. Certo cominciamo con una prova perchè ormai siamo un po' avanti con la stagione, ma l'importante è cominciare.
Entro 5 giorni questi semi saranno in Senegal, e sicuramente per Natale saranno seminati e poi se ne vedranno i frutti per Pasqua.

lunedì 12 dicembre 2011

Viaggio in Senegal - Agosto 2011

Sopralluogo in Senegal
Dal 13 al 20 Agosto 2011 il sig. Thiore e il dr. Tocchetto hanno svolto un viaggio di approfondimento in Senegal per valutare la fattibilità tecnico-agronomica del progetto.
È stata visitata la comunità rurale di Notto nella Regione di Thies dove è previsto l’acquisto dei terreni da destinare alle coltivazioni. I terreni sono risultati di ottima qualità e adatti alla coltivazione degli ortaggi, il pozzo presente ha una buona dotazione di acqua e questa è di qualità.
Data la spiccata propensione orticola dell’area oggetto di intervento ed a seguito di una accurata indagine agronomica ed economica sono state individuate le seguenti specie da coltivare:
-      -  il peperoncino piccante (varietà Capsicum frutescens),
-       - il pomodoro (da insalata e ciliegino)
-       - la cipolla,
-       - il cavolo (Brassica oleracea),
-       - la melanzana,
-       - “Jaxato” (Solanum tuberosum).

La scelta di queste colture è stata fatta sia sulla loro redditività sia sulle esigenze agronomiche e di coltivazione. Il periodo di maggiore produzione è quello invernale, quando il sole consente la buona crescita delle piante. Questi ortaggi inoltre sono la componente tipica di quasi tutti i piatti senegalesi.

La visita ha interessato anche il mercato orticolo di Dakar dove si sono svolti degli incontri con gli intermediari che acquistano gli ortaggi e gestiscono gli acquisti all’ingrosso.

alcuni articoli sul progetto


comunicato stampa. L'inizio!!!!

Immigrati: ritorno a casa da imprenditori per lo sviluppo della propria terra

Lamine Thiore, immigrato senegalese in Italia da 11 anni, ha deciso di rientrare in patria per dare avvio ad una attività imprenditoriale.
Grazie alla collaborazione con  Davide Tocchetto, agronomo docente presso l’Istituto Agrario “Sartor” di Castelfranco, è nato il progetto “Retour à la terre”, “Ritorno alla terra”.
Questo progetto ha insegnato a Lamine a strutturare un’azienda agricola per la produzione di ortaggi e la loro commercializzazione nei principali mercati di Dakar, di Thies e delle aree abitate interne del Senegal.
Sono stati coinvolti e hanno partecipato con grande interesse anche gli studenti dell’Istituto Agrario che hanno approfondito alcune  questioni relativamente  alla scelta delle colture in base alla loro redditività e alle  esigenze agronomiche e di coltivazione.
Dal 13 al 20 Agosto 2011 Lamine e il dr. Tocchetto hanno svolto un viaggio di approfondimento in Senegal per valutare la fattibilità tecnico-agronomica del progetto. La visita ha interessato anche il mercato orticolo di Dakar dove si sono svolti degli incontri con gli intermediari che acquistano gli ortaggi e gestiscono gli acquisti all’ingrosso.
Il sopralluogo in loco ha raggiunto gli obietti prefissi in maniera soddisfacente, valutando positivamente l’idoneità dei terreni e la dotazione idrica degli stessi.
Il progetto rientra nelle direttive generali individuate dal Governo Senegalese per il miglioramento e la modernizzazione del settore agricolo, per incoraggiare la progettazione di attività lavorative che permettano di rimanere o di rientrare in patria, per la lotta contro l’esodo rurale, la povertà e l’emigrazione clandestina.
L’ iniziativa ha avuto da subito l’appoggio del Coordinamento del Volontariato della Castellana che ha proposto il progetto al Centro di Servizio per il Volontariato della Provincia di Treviso.  E’ ad essi  infatti che si è rivolto inizialmente Lamine  ed ha subito trovato supporto, indicazioni significative ed un primo finanziamento per una valutazione della fattibilità del progetto. Hanno avuto un ruolo di unione e di coordinamento la Prof. Donata Sartor, insegnante presso l’Istituto Agrario e  la Sig.ra Carla Turcato responsabile per il Coordinamento del Volontariato del progetto di volontariato “Diamoci una mano “ rivolto a tutta la cittadinanza.

(Lamine a sinistra durante il sopralluogo per la verifica della funzionalità del pozzo)




L’azione successiva sarà l’individuazione di un apposito strumento finanziario per strutturare l’azienda agricola e la commercializzazione dei prodotti in Senegal. Ciò darà risvolto pratico a questa iniziativa e la possibilità a Lamine di rientrare in patria e coinvolgere altri connazionali. 
Altri immigrati stanno maturando l’idea di rientrare. L’auspicio è che imitino l’intraprendenza di Lamine per  valorizzare il loro paese di origine,  individuando opportunità di sviluppo a partire dalle esigenze/risorse locali e facendo tesoro sia dell’esperienza maturata in Italia che della consulenza tecnico-scientifica che qui possono avere .